Se hai mai provato a comprare olio extravergine d’oliva al supermercato o online, sai bene quanto può essere difficile scegliere. Etichette, certificazioni, colori diversi... Ma come si fa davvero a riconoscere un olio extravergine italiano di alta qualità?
Cosa significano DOP e IGP?
Queste sigle non sono solo marketing: rappresentano garanzie ufficiali dell’Unione Europea.
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DOP (Denominazione di Origine Protetta): garantisce che tutte le fasi – dalla coltivazione alla spremitura – avvengano in una zona geografica ben definita. Ad esempio, l’olio DOP Chianti Classico è prodotto solo in una parte della Toscana.
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IGP (Indicazione Geografica Protetta): almeno una fase della produzione avviene nella zona indicata. È comunque un’ottima garanzia di qualità e territorialità.
E l’olio biologico?
Un olio biologico italiano è prodotto senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici. È spesso più delicato, perfetto per chi cerca un prodotto sostenibile e naturale. Verifica che abbia il simbolo ufficiale europeo del biologico (la foglia verde con le stelline).
Come leggere l’etichetta dell’olio EVO
Quando scegli un olio, non fermarti solo al prezzo o alla marca. Guarda anche:
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Provenienza 100% italiana
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Tipo di oliva utilizzata (Coratina, Frantoio, Leccino…)
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Metodo di estrazione: cerca “estratto a freddo”
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Data di raccolta o spremitura: più è recente, meglio è
Il prezzo dice tutto? Non sempre, ma quasi
Un buon olio extravergine d’oliva non può costare pochissimo. Se vedi bottiglie da 3-4 euro al litro, è probabile che si tratti di miscele di oli comunitari o non italiani, spesso di qualità scadente. Meglio investire qualche euro in più e portarsi a casa un prodotto genuino.
Conclusione
Scegliere un olio extravergine italiano di qualità è anche un modo per sostenere i piccoli produttori, l’agricoltura locale e la salute del nostro pianeta. La prossima volta che acquisti olio, ricordati: leggi l’etichetta, informati sulla zona di produzione e affidati al tuo palato. L’olio giusto può trasformare ogni piatto.